Il 27 Luglio 2021, è stato un giorno molto, molto importante per noi di Fantàsia. Questo infatti è il giorno del lancio su Kickstarter di Earthborne Rangers, un nome che non tarderà a far parlare di sé nel mondo degli appassionati di giochi da tavolo (e soprattutto dei Living Card Game).

Earthborne Rangers è quello che i fan definirebbero (con buona pace di Fantasy Flight Games, che detiene i diritti di questo termine) un Living Card Game, ossia un gioco di carte cooperativo espandibile, sul modello di capolavori come Arkham Horror: il Gioco di Carte e Marvel Champions LCG.

Un titolo ambizioso, innovativo, che fa della sostenibilità ambientale la sua bandiera, senza per questo sacrificare qualità e giocabilità. Un gioco di carte espandibile dall’ambientazione fresca e insolita, con una forte componente narrativa e un inedito sistema Open World.

Questo il primo ambizioso progetto della neo-costituita Earthborne Games, compagnia che ha tutto il potenziale di farsi strada tra i grandi del settore, e che siamo certi imparerete presto a riconoscere.

COS’È EARTHBORNE GAMES?

Earthborne Rangers è figlio di una compagnia fondata da Andrew Navaro, già Lead Designer di Fantasy Flight e Head of Studio di Chip Theory Games (per gli intenditori: stiamo parlando degli autori di Too Many Bones). Un mostro sacro del settore, forte di quindici anni di esperienza e riconosciuto nel 2019 come una delle 100 figure più influenti nel mondo del game design.

Già il suo nome bastare per dare l’idea della portata che potrà avere questo Earthborne Rangers. Ma dietro al gioco e dietro alla compagnia di Navaro c’è un vero e proprio dream team, con nomi come:

  • I gemelli Adam e Brady Sadler (Descent: Viaggi nelle Tenebre, Le Case della Follia, Star Wars: X-Wing e Warhammer Quest), nel ruolo di Designer principali del gioco;
  • Andrew Fischer, (Arkham Horror: the Card Game, Marvel Champions, Star Wars: Legion, la nuova edizione del Gioco di Ruolo di Star Wars, Fallout, Fallout Shelter, Runewars, Il Signore degli Anelli: Viaggi nella Terra di Mezzo), nelle vesti di Designer;
  • Sam Gregor-Stewart (Rogue Trader e Black Crusade, Genesys e il Gioco di Ruolo de La Leggenda dei Cinque Anelli), a cui dobbiamo la Fiction del gioco e l’ambientazione;
  • Brooks Flugaur-Leavitt (Star Wars: Armada e Star Wars: X-Wing, Runewars) Designer e sviluppatore dei contenuti;
  • Evan Simonet (Arkham Horror: the Card Game, Marvel Champions e Star Wars: Legion) e Joe Banner, che hanno il compito di curare le illustrazioni del gioco (e nel caso di Simonet, anche il Design Grafico in generale).

IL MESSAGGIO ECOLOGICO

Uno squadrone, insomma. Ma questo non è l’unico punto di forza di questo gioco.

Earthborne Rangers è tra i titoli più innovativi della sua categoria, a partire proprio dalla premessa che sta dietro a tutta la produzione: figuratevi un gioco il cui messaggio – un messaggio ecologico ed ambientalista – si riflette anche nella produzione. Earthborne Rangers è un gioco dai materiali ecosostenibili e non inquinanti, e dai processi produttivi trasparenti e non impattanti.

Una scelta audace, sì. Ma che appoggiamo appieno: si possono anche fare giochi sui parchi naturali, ma se poi sono prodotti in una fabbrica cinese e pieni di plastica… Ad essere coerenti ci vuole coraggio, ed essere coerenti senza sacrificare il prodotto finale bisogna essere davvero bravi, bisogna dirlo.

Come ha spiegato lo stesso Andrew Navaro, l’intento di questo progetto è soprattutto dimostrativo: far vedere che creare un gioco bello e impegnato, sostenibile e di successo, è possibile. Addirittura, che può diventare la scelta migliore per l’industria e il mondo in cui viviamo.

LE MECCANICHE E L’AMBIENTAZIONE

Ma questo gioco non è solo bei slogan e buoni propositi. Le sue meccaniche sono fresche, audaci, innovative: giocare fa davvero pensare di stare viaggiando per un mondo diverso e inesplorato, in un futuro lontano dove la civiltà si è piegata fino ridare terreno al verde e alle sue creature. 

Questo feeling lo si riesce a percepire in ogni fibra di Earthborne Rangers. Proprio come nella eterna relazione uomo-ambiente, ogni azione ha una sua conseguenza. Ogni carta, ogni decisione, non esistono nel vuoto, ma si ripercuotono sulla storia: il gioco, a ben vedere, è stato pensato per creare un’esperienza al limite del ruolistico. 

I personaggi stessi prendono vita attraverso i mazzi che ne riassumono passato, abilità ed equipaggiamento, al punto che l’elemento di deck building cessa di essere meccanica, ma diventa modo di essere del giocatore, e veicolo con cui diventare quasi parte dell’ambientazione stessa.

Il tutto è esemplificato dall’innovativa meccanica della “Fatica”. Man mano che compie azioni, esplora e supera ostacoli, ciascun Ranger può accumulare stanchezza. La stanchezza prende la forma di carte che vengono scartate coperte dalla cima del mazzo in una pila “degli scarti” speciale. Ora, diverse meccaniche permettono quindi di attingere a questa pila, simulando un’attività di riposo del personaggio. Bilanciare stanchezza e riposo, come nella vita reale, è essenziale per un esploratore. E determina fino a che punto il Ranger potrà spingersi nelle sue attività. Prima o poi, comunque, un semplice riposo non sarà più sufficiente: esaurito completamente il suo mazzo, dovrà fermarsi per la giornata.

E qui sta il bello: la stanchezza accumulata (come anche le ferite) non elimina il personaggio dal gioco, ma si traduce in tempo che passa. Passati alla giornata successiva, i giocatori potranno tentare ancora di raggiungere i propri obiettivi… ma il tempo perduto in questo modo potrebbe avere delle conseguenze sulla storia. D’altronde la vita fa il suo corso e la natura non aspetta i nostri comodi.

Un altro ottimo esempio lo dà l’ambientazione, che è una vera e propria chicca: in un mercato sovraffollato da titoli grigi e oscuri, dove mondi fantascientifici fanno a gara per dipingere il futuro più distopico possibile, Earthborne Ranger osa andare in controtendenza. Perché l’apocalisse sì, c’è stata… ma l’umanità ha saputo trarne una lezione.

La Terra del 4441 non è un paesaggio desolato e ricoperto da nugoli di smog, ferro e disperazione. È invece una grande distesa di selve, laghi cristallini e grandi speranze. I personaggi, che si muovono all’ombra antica delle Montagne Rocciose, hanno di fronte a loro tutte le meraviglie di una Natura che ha ripreso il suo posto nel mondo, anche proprio grazie agli sforzi di chi ha voluto salvarla. Lo dimostrano gli animali che si possono incontrare: creature bio-ingegnerizzate, create per permettere al mondo di rimettersi più in fretta, e lo dimostrano i ridenti villaggi innestati nel cuore più fitto del bosco.

Anche i personaggi, in Earthborne Rangers, non sono giustizieri alle prese con un mondo da piegare alle propria volontà, ma parte integrante del fragile equilibrio che i secoli hanno ristabilito tra civiltà e natura. I giocatori, coerentemente, sono chiamati a tenere bene a mente questo loro ruolo di custodi e protettori, incoraggiando approcci alternativi a quello violento, e mette in discussione il facile dualismo bene-male: la filosofia del gioco non è quella del “noi contro il mondo”, ma un originale “noi il mondo”.

Ambientazione, personaggi e scelte si sommano quindi per creare un’esperienza Open World dove tutto è completamente nelle mani del singolo e del gruppo di gioco. Proprio per questo, Earthborne Rangers si dimostra fresco e stimolante sia per partite in solitaria che fino a 4 giocatori.

CONCLUSIONI

Fantàsia Edizioni si occuperà della traduzione di Earthborne Rangers in italiano, e ne siamo molto orgogliosi. L’hype per questa nuova sfida è alle stelle, e non vediamo l’ora di dimostrare quanto valiamo. Speriamo che anche voi possiate accompagnarci in questa grande avventura.

Il Kickstarter di Earthborne Rangers è stato un successo! Un grazie a tutti i sostenitori.
Resta aggiornato!
L’avventura ti attende.

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